Il 18 aprile 1897 nasceva a Palmanova, in Friuli, Ardito Desio, uno dei più grandi esploratori e geologi italiani del Novecento. Fin da giovane mostrò una straordinaria passione per le scienze naturali, che lo portò a laurearsi in scienze geologiche all’Università di Firenze. La sua carriera fu segnata da un’intensa attività di ricerca e da spedizioni scientifiche in alcune delle regioni più remote e impervie del pianeta.
Il suo nome è indissolubilmente legato alla storica spedizione italiana al K2 del 1954, da lui guidata, che portò per la prima volta l’uomo sulla vetta della seconda montagna più alta del mondo. Oltre all’impresa alpinistica, la spedizione ebbe un importante valore scientifico e geopolitico. Desio progettò e coordinò l’intera missione con rigore e visione, contribuendo a far conoscere l’eccellenza italiana nel mondo dell’esplorazione. Il successo della spedizione segnò una pietra miliare nella storia dell’alpinismo mondiale.
Ma Desio fu molto di più: geologo raffinato, cartografo e accademico, fu autore di numerose pubblicazioni scientifiche e docente in varie università. Studiò il Sahara, l’Himalaya, l’Asia centrale e il Karakorum, contribuendo in modo decisivo alla conoscenza geologica di vaste aree del pianeta. Morì ultracentenario nel 2001, lasciando un’eredità immensa nel campo delle scienze della Terra e dell’esplorazione.