Il 18 aprile 1480 nasceva a Subiaco Lucrezia Borgia, figlia di Rodrigo Borgia – il futuro papa Alessandro VI – e di Vannozza Cattanei. Cresciuta tra Roma e la corte papale, Lucrezia divenne presto un simbolo del potere e delle ambizioni della famiglia Borgia. La sua vita fu segnata da intrighi politici, matrimoni strategici e una fama controversa, alimentata da leggende nere ma anche da una realtà storica complessa e sfaccettata.
Strumento diplomatico nelle mani del padre e del fratello Cesare, Lucrezia fu data in sposa più volte per consolidare alleanze: prima a Giovanni Sforza, poi ad Alfonso d’Aragona e infine ad Alfonso d’Este, duca di Ferrara. Proprio a Ferrara trovò un ambiente più stabile, dove si dedicò alla cultura, alla beneficenza e alla promozione delle arti, affermandosi come mecenate colta e raffinata. La sua corte divenne un punto di riferimento per intellettuali e artisti del Rinascimento.
Sebbene sia stata a lungo dipinta come una figura di lusso, ambizione e scandalo, negli ultimi decenni la storiografia ha rivalutato la sua figura, vedendo in lei non solo la vittima di una propaganda nemica, ma anche una donna capace di influenzare il suo tempo. Lucrezia Borgia morì nel 1519 a soli 39 anni, ma il suo nome continua a suscitare interesse e dibattito, tra mito e realtà.