Il 29 aprile si celebra Santa Caterina da Siena, una delle figure più straordinarie della spiritualità cristiana. Nata a Siena nel 1347, ventiquattresima di venticinque figli, fin da bambina visse un’intensa esperienza di fede e consacrò la sua vita a Cristo. Pur senza entrare in convento, si affiliò all’Ordine Domenicano come terziaria, dedicandosi alla preghiera, alla penitenza e al servizio dei poveri e dei malati. La sua vita fu caratterizzata da profonde esperienze mistiche e da un instancabile impegno per la riforma della Chiesa.
Caterina, senza mai smettere di essere una donna semplice e umile, esercitò una straordinaria influenza sulla politica e sulla Chiesa del suo tempo. Scrisse lettere a papi, sovrani e uomini di potere, spronandoli alla conversione e alla pace. Fu determinante nel favorire il ritorno del Papa da Avignone a Roma, mostrando un coraggio e una fede fuori dal comune. La sua opera principale, il “Dialogo della Divina Provvidenza”, è uno dei capolavori della letteratura mistica cristiana.
Santa Caterina morì a Roma nel 1380, a soli 33 anni. Il suo corpo è sepolto nella Basilica Santa Maria sopra Minerva a Roma, mentre la sua testa è custodita a Siena, nella Basilica di San Domenico. È stata proclamata Dottore della Chiesa da Paolo VI nel 1970 ed è compatrona d’Italia e d’Europa. La sua vita ci insegna che la santità nasce dalla radicalità dell’amore a Dio e al prossimo.