Il Vangelo di oggi ci mette davanti alla fatica che anche i primi discepoli hanno vissuto nel credere alla Risurrezione. Nonostante le testimonianze di Maria di Màgdala e degli altri discepoli, l’incredulità e la durezza di cuore sembrano prevalere. È un racconto estremamente umano: la tristezza, il dolore, la delusione avevano chiuso i loro cuori alla speranza.
Gesù però non si ferma davanti alla loro chiusura. Li raggiunge mentre sono a tavola, nella loro quotidianità, e li rimprovera, ma allo stesso tempo li invia: “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura”. È una missione che nasce non dalla perfezione, ma dalla misericordia: nonostante i loro limiti, Gesù si fida di loro e affida loro l’annuncio più grande.
Questa pagina ci consola: non dobbiamo essere perfetti per essere testimoni del Risorto. Dobbiamo solo lasciarci incontrare, rinnovare, inviare. È Lui che ci trasforma, è Lui che dà forza al nostro annuncio.