Gio. Mag 22nd, 2025

Riflessione sul Vangelo del 25 aprile 2025: “La pesca miracolosa”

Il Vangelo di oggi ci presenta una scena di grande intimità e di rivelazione: i discepoli, dopo l’esperienza sconvolgente della morte e risurrezione di Gesù, si ritrovano a rimettersi al lavoro, come se nulla fosse cambiato. Ma è proprio nel quotidiano, nella fatica di una notte di pesca infruttuosa, che Gesù si fa conoscere di nuovo. È un incontro che nasce dalla necessità, dal bisogno, ma che porta a una rivelazione straordinaria.

“Non avete nulla da mangiare?” chiede Gesù, ma è più di una semplice domanda: è un invito a riconoscere la sua presenza anche nei momenti di fatica. La pesca miracolosa, la rete che si riempie improvvisamente, è un segno che Gesù è lì, vicino, anche quando non lo riconosciamo. La reazione di Pietro, che si getta in mare per correre verso di Lui, è la risposta di chi finalmente capisce: il Signore è risorto, è vivo, ed è nella vita quotidiana, pronto a darci quello di cui abbiamo bisogno.

Quando i discepoli arrivano a riva, trovano un fuoco acceso, con pesce e pane. Gesù li invita a sedersi con Lui, a mangiare insieme. Questo è il segno di una comunione che va oltre la materia: mangiare insieme con il Risorto è il segno della comunità che si forma, che trova forza e speranza nel suo amore.

La rete che non si spezza, nonostante la grande abbondanza, è il simbolo della Chiesa, chiamata a raccogliere tutti, senza perdere nessuno. Anche in mezzo alla fatica, alla delusione e alla morte, Gesù offre la vita in abbondanza.

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