Nel Vangelo di oggi, Maria di Màgdala, al mattino, scopre che la pietra del sepolcro è stata rimossa, e corre a informare Pietro e l’altro discepolo amato da Gesù. I due corrono insieme verso il sepolcro, ma l’altro discepolo arriva per primo, si china e osserva i teli vuoti. Pietro entra, nota l’ordine in cui sono stati lasciati i teli e il sudario, e poi, insieme all’altro discepolo, inizia a comprendere lentamente la realtà della risurrezione.
Questo episodio ci mostra il percorso della fede: inizialmente, anche i discepoli non capiscono appieno la Scrittura e ciò che sta accadendo, ma attraverso l’esperienza, la contemplazione e l’intuizione, giungono alla fede. La risurrezione di Gesù non è immediatamente evidente, ma si svela attraverso il vuoto del sepolcro, il segno della sua vittoria sulla morte.
La scoperta dei discepoli è un invito a credere senza vedere, a fidarsi della promessa di Gesù anche quando sembra che tutto sia perduto. L’ordine dei teli, il sudario avvolto separatamente, sono dettagli che svelano una verità più profonda: Gesù non è stato rubato, ma risorto. La fede non si basa su segni spettacolari, ma sulla fiducia in una speranza che trascende ogni comprensione.
Oggi, come i discepoli, siamo invitati a vedere e credere nella risurrezione. Non è solo un evento storico, ma una realtà che cambia la nostra vita ogni giorno, donandoci speranza anche nei momenti di oscurità.