Il Vangelo di oggi ci invita a guardare oltre le logiche terrene per accogliere la testimonianza di Gesù, il Figlio mandato dal Padre. Chi viene dall’alto – Cristo – è sopra ogni cosa e porta con sé parole di vita eterna. La sua testimonianza non è frutto di ragionamenti umani, ma nasce dall’intimità con Dio. Accoglierlo significa riconoscere la verità stessa di Dio e aprirsi a una vita che non conosce fine.
Tuttavia, non tutti sono pronti ad accettare questa testimonianza. C’è chi resta ancorato alla terra, incapace di cogliere la voce che viene dal cielo. È una sfida che riguarda anche noi: siamo disposti a fidarci della Parola di Gesù, oppure preferiamo restare prigionieri delle nostre sicurezze? Il dono dello Spirito è dato “senza misura” a chi accoglie il Figlio: Dio non si trattiene, ma si dona totalmente a chi apre il cuore.
Alla fine, tutto si gioca sulla fede: credere o non credere nel Figlio determina il nostro destino. Credere significa entrare nella vita eterna già ora, respirando la presenza di Dio che rinnova e trasforma. Non credere, invece, è restare sotto il peso di un’esistenza chiusa, lontana dalla salvezza. Oggi siamo invitati a scegliere: affidiamoci con fiducia a Gesù, certi che in Lui troviamo la pienezza della vita.