Il 17 aprile 1813 nasceva a Napoli Luigi Settembrini, patriota, scrittore e intellettuale tra i più rappresentativi del Risorgimento italiano. Educato nei valori dell’Illuminismo e profondamente legato all’ideale di libertà, Settembrini mise la sua penna e la sua vita al servizio dell’unità d’Italia. Fu autore del celebre “Protesta del popolo delle Due Sicilie”, un pamphlet clandestino che denunciava con forza la tirannide borbonica e invocava un governo costituzionale.
La sua attività patriottica gli costò l’arresto nel 1849 e una lunga detenzione, prima nel carcere di Santo Stefano e poi nel penitenziario dell’isola di Nisida. Nonostante anni di prigionia durissima, Settembrini non rinunciò mai alle sue idee e scrisse in segreto le “Ricordanze della mia vita”, un’autobiografia intensa e commovente che racconta la forza del pensiero libero anche nei momenti più bui. Fu liberato nel 1859 grazie a uno scambio di prigionieri voluto dal governo piemontese.
Dopo l’unità d’Italia, Settembrini fu nominato senatore del Regno e docente di letteratura italiana all’Università di Napoli. Morì nel 1877, lasciando un’eredità morale e culturale che ancora oggi rappresenta un faro per chi crede nei valori della democrazia e della giustizia. Il 17 aprile si ricorda non solo la nascita di un uomo, ma quella di un esempio di coerenza, coraggio e amore per la patria.