Gio. Mag 22nd, 2025

15 aprile 1919: l’attacco degli squadristi fascisti alla redazione milanese dell’Avanti

Il 15 aprile 1919 a Milano, squadristi fascisti diedero fuoco alla redazione del giornale Avanti!, uno dei più importanti organi di stampa del movimento socialista italiano. L’incendio fu il culmine di una serie di attacchi contro i socialisti e le forze di sinistra che stavano cercando di organizzare una risposta politica al crescente fascismo. Il giornale, diretto da Vittorio Foa e con una redazione di forte orientamento socialista, era stato sempre una voce critica contro la crescente violenza delle forze fasciste.

Le squadre fasciste, che facevano parte del movimento paramilitare delle camicie nere, agivano con la benedizione indiretta del nascente regime fascista di Benito Mussolini. Il 1919 fu un anno di forte tensione in Italia, segnato dalla “Biennio rosso”, una fase di instabilità politica e sociale con scioperi, occupazioni delle fabbriche e una crescente conflittualità tra le forze socialiste e fasciste. L’attacco alla redazione dell’Avanti! rappresentava un tentativo diretto di silenziare le voci avversarie e intimidire il movimento socialista.

L’incendio non solo distrusse il patrimonio materiale del giornale, ma segnò un punto di non ritorno nella violenta ascesa del fascismo in Italia. Nonostante i danni e le minacce, i socialisti continuarono a lottare, ma l’attacco alla redazione di Avanti! evidenziò il crescente controllo delle forze fasciste sulle piazze e sui media, un controllo che avrebbe contribuito alla formazione del regime autoritario di Mussolini.

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