Gio. Mag 22nd, 2025

13 aprile 1986: Papa Giovanni Paolo II visita il Tempio Maggiore di Roma

Il 13 aprile 1986 si scriveva una pagina storica nel dialogo interreligioso: Papa Giovanni Paolo II varcava la soglia del Tempio Maggiore di Roma, diventando il primo pontefice nella storia a entrare in una sinagoga. Un gesto di profonda valenza simbolica e spirituale, che rappresentava il superamento di secoli di incomprensioni, pregiudizi e distanze tra il mondo cattolico e quello ebraico.

Accolto calorosamente dal rabbino capo Elio Toaff, il Papa pronunciò parole destinate a restare nella memoria collettiva: definì gli ebrei «fratelli maggiori» dei cristiani nella fede di Abramo. Fu un passo potente verso la riconciliazione, nel solco del Concilio Vaticano II e della dichiarazione Nostra Aetate, che aveva già riconosciuto la radice ebraica del cristianesimo e condannato l’antisemitismo in ogni sua forma.

L’incontro fu anche un messaggio forte al mondo: un invito alla pace, al rispetto reciproco e alla collaborazione tra le religioni. Da quel giorno, i rapporti tra la Santa Sede e il mondo ebraico presero una direzione nuova, fondata sul dialogo, la memoria e la comune responsabilità verso l’umanità.

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