Gio. Mag 22nd, 2025

11 aprile 1935:la Conferenza di Stresa

L’11 aprile 1935, sulle sponde del Lago Maggiore, prese il via un incontro cruciale della diplomazia europea: la Conferenza di Stresa. Vi presero parte il primo ministro britannico Ramsay MacDonald, il capo del governo italiano Benito Mussolini e il ministro degli Esteri francese Pierre Laval. L’obiettivo era chiaro: reagire alle mosse della Germania nazista, che aveva appena annunciato il riarmo e il ripristino della leva obbligatoria, in palese violazione del Trattato di Versailles.

La conferenza si concluse il 14 aprile con una dichiarazione congiunta nota come Fronte di Stresa. I tre Paesi condannarono apertamente le violazioni tedesche e riaffermarono il proprio impegno a mantenere lo status quo europeo, compresa l’indipendenza dell’Austria. Il Fronte voleva presentarsi come un blocco unitario contro le mire espansionistiche di Hitler, in un momento in cui l’Europa cercava ancora di contenere il nazismo con la diplomazia.

Tuttavia, l’alleanza fu di breve durata. Già pochi mesi dopo, Mussolini avrebbe compromesso la fiducia degli alleati con la sua campagna coloniale in Etiopia, segnando la fine del fragile patto di Stresa. Ma in quei giorni di aprile, sul Lago Maggiore, sembrava ancora possibile un’azione comune per frenare la minaccia tedesca.

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